43° Colloquio Nietzsche: "Perché sono così intelligente" L'Ecce homo di Nietzsche

Ecce homo. Wie man wird was man ist (scritto tra il 1888 e il 1889, pubblicato per la prima volta nel 1908) è senza dubbio uno dei testi più sorprendenti dell'ultimo Nietzsche. Come dobbiamo intendere i titoli esagerati dei capitoli della sua opera? La recensione provocatoriamente formulata da Nietzsche dei propri testi e delle proprie posizioni filosofiche e della loro spesso scarsa percezione pubblica offre molti spunti di riflessione: quale strategia retorica e filosofica adotta Nietzsche quando inserisce un'allusione al governatore romano Ponzio Pilato nel titolo e a Pindaro nel sottotitolo, e quando poi continua con il titolo: "Perché sono così intelligente", "Perché scrivo libri così belli" e, infine, "Perché sono il destino"? - Proprio perché il testo è stato spesso e troppo rapidamente inteso come un'affermazione direttamente autobiografica e come un'espressione di hybris o addirittura di follia, Ecce homo richiede un attento esame: quali forme di autoreferenzialità e di autocritica sceglie qui Nietzsche, e perché? Fino a che punto questo testo può essere inteso come autobiografico o autofiction? Quali crisi riconosce il filosofo, quali convinzioni articola? Che cosa rimane della filosofia di Nietzsche dal suo punto di vista?