Passo dello Splügen

È dimostrato che il Passo dello Splügen era percorso già in epoca preistorica. Vi sono riferimenti anche in epoca romana, ad esempio nell'Itinerarium Antonini, una carta stradale romana del 300 d.C. circa. I collegamenti molto stretti tra le diocesi di Coira e Como passavano attraverso il Passo dello Splügen. Già nel 1396 sono documentate notevoli entrate doganali sullo Splügen. L'allargamento della gola della Viamala ne favorì l'ascesa. Le merci venivano trasportate quasi esclusivamente a dorso di mulo, il che comportava frequenti ricariche.

Il traffico di transito costituiva una parte importante della fiorente economia. Già nel 1798, il feldmaresciallo austriaco von Bellegarde scriveva: "Il più grande treno merci da Milano alla Germania passa per questo passo, ma per lo più su cavalli e muli". Tra il 1818 e il 1823, in concomitanza con il San Bernardino, fu costruita la prima strada adatta ai carri merci e alle diligenze, che ancora oggi è in gran parte la stessa. In seguito, il volume del traffico merci e passeggeri internazionale sullo Splügen aumentò di molte volte, raggiungendo il suo apice intorno alla metà degli anni '50 del XIX secolo.

L'apertura delle ferrovie alpine (1867 Brennero, 1872 Mont Cenis) aveva già ridotto il traffico di transito sullo Splügen. L'apertura della ferrovia del Gottardo nel 1882 portò il traffico di transito nei Grigioni a un punto morto. La conseguenza diretta fu una grande ondata di emigrazione. Gli sforzi decennali per la costruzione di una ferrovia di Splügen non ebbero successo. La costruzione della strada nazionale con tunnel per auto sul San Bernardino ha aperto nuovamente nuove prospettive. Il Passo dello Splügen è chiuso in inverno dalla Seconda Guerra Mondiale.

viaSpluga
Duemila anni di storia del transito possono essere vissuti oggi sul sentiero escursionistico culturale e di lunga percorrenza viaSpluga, da Thusis a Chiavenna. Ulteriori informazioni sono disponibili qui.