556 - Passo San Bernardino
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Descrizione
L’itinerario per racchette da neve parte dal centro del villaggio e conduce verso nord, passando a fianco della fonte minerale di San Bernardino, il cui potere curativo era già noto in epoca romana. Con la costruzione nel 1823 della strada carrozzabile per il passo la fonte di acqua minerale riconquista l’antica importanza. Con l’arrivo di gente di nobile estrazione sociale proveniente dalla vicina Italia, richiamata dalle qualità terapeutiche delle sue acque, San Bernardino diventa un’affermata località termale. Se questo tipo di turismo vede la sua fine con le guerre mondiali, oggi i visitatori sono attirati dalla Mesolcina per il suo peculiare paesaggio naturale.
Da Gareida Sot l’itinerario prosegue a ridosso di Gareida Sora in direzione dell’antica strada romana per il passo che, costeggiata e attraversata diverse volte lungo il percorso, ci porterà al Laghetto Moesola. Il piccolo lago si trova nel punto più basso della traversata del valico in un avvallamento tra il Pizzo Moesola e il Pizzo Uccello. Dalla forma piramidale e alto 2724 metri, il Pizzo Uccello è l’emblema di San Bernardino. Questa risalita verso il passo del San Bernardino avviene attraverso svariate collinette, tipiche della regione. Queste collinette rappresentano un paesaggio dichiarato d’importanza nazionale. Infatti le torbiere che si trovano sotto la coltre nevosa figurano tra i più vasti paesaggi svizzeri con dossi modellati dai ghiacciai, intercalati in estate da innumerevoli laghetti.
Il valico del San Bernardino è ora a pochi passi. In passato il passo era chiamato Mons Avium, ossia la montagna dell’uccello, mentre il suo nome attuale lo deve al Santo Bernardino da Siena. Il nome delle origini venne in seguito trasferito dal passo alla montagna a fianco, appunto il Pizzo Uccello. Il sentiero di ritorno segue il fiume Moesa fino a Gareida Sot, da cui poi si riprenderà la stessa via dell’andata.
Descrizione del percorso
Arrivo
Mezzi pubblici
Informazioni sull'arrivo
Parcheggio
Responsabile del contenuto: Ente Turistico Regionale del Moesano (ETRM).
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