Struttura pubbliche Valposchiavo
Via dei Palazzi (Stazione 2 Percorso Hildesheimer)
Descrizione
L’idea di costruire questo nuovo quartiere fu dell’allora Podestà Tommaso Lardelli (1818-1908), che intendeva così creare un biglietto da visita di Poschiavo per ricevere chi arrivava da Sud. Tommaso Lardelli incaricò l’architetto italiano Giovanni Sottovia di progettare gli edifici.
Wolfgang Hildesheimer descrive i Palazzi degli emigrati rimpatriati con le seguenti parole:
"Questo ci riporta allo stile architettonico, poiché specialmente il moto migratorio verso la Spagna non è rimasto senza conseguenze architettoniche. Intorno al 1850 la prima generazione di rimpatriati costruì dei palazzi che non mostrano solo l’elemento spagnolo bensì anche l’elemento di pasticceria – come ricordo della carriera. Quindi, vedendo la sfrenata fantasia nei dettagli delle decorazioni pittoriche e degli stucchi delle facciate, non dobbiamo cercare il valore simbolico, come siamo tentati a fare: No, è glassa trasposta in architettura, decorazione di dolci al fresco. E per finire i trompe-l’œil e le finte finestre, le cui illusioni prospettiche, seppure pedantemente realizzate di scorcio, funzionano solo se viste da un lato e appaiono ancora meno naturali dall’altro.
Chi da questa descrizione traesse la conclusione che queste case siano brutte, sbaglia. Sono curiose. Le proporzioni, comunque, 'filano'. Sono traguardi della vita realizzati con amore, ma al contrario della classica villetta residenziale – incubo delle proprie quattro mura e un tetto sopra la testa realizzato e standardizzato – qui si tratta della materializzazione di sogni rigorosamente individuali di diversi muri e diversi tetti sopra le teste di una grande famiglia, ormai quasi estinta e sparpagliata."
Fonte: Erlebnis des Unerwarteten, in Merian 14/8, 1961 (trad. Monika Thurner).
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Via dei Palazzi (Stazione 2 Percorso Hildesheimer)
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