006.04 Alpenpässe-Weg - Savognin - Ausserferrera
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Descrizione
Savognin sorge in mezzo al più grande parco naturale della Svizzera, il Parc Ela. Comprendente i passi alpini dell'Albula, dello Julier e del Settimo, il parco presenta una natura incontaminata, paesaggi variegati e una cultura vissuta nelle tre lingue romancio, italiano e tedesco. Il tracciato attraversa il villaggio e passa sul medievale ponte in pietra sul fiume Giulia. Subito dopo inizia a salire. Ai margini del villaggio salta all'occhio la chiesa cattolica di San Martino, un esempio unico dell'influenza del barocco italiano a nord delle Alpi. Consacrata nel 1677, con la sua imponente facciata caratterizza il villaggio di Savognin.
Il percorso continua a salire in mezzo a pascoli e prosegue in un continuo alternarsi tra strada sterrata e sentiero. A destra scorre verso valle l'Ava da Nandro. Attraversato il ruscello, si giunge presto a Radons. Nella Val Schmorras si sente ad ogni metro il fischio di allarme delle marmotte. La strada sterrata sembra non voler mai finire, continuando a salire e ad allungarsi nella valle. Giunti all'Alp Schmorras (2277 m s.l.m.) si affronta tra pascoli l'ultima parte della salita fino all'omonimo passo (2563 m s.l.m.). Il sentiero che scende all'Alp Mos non è sempre evidente. Ben visibile è invece la parete rocciosa del Piz digl Gurschus che sovrasta il Pass da Schmorras. Di fronte si erge il Piz Grisch, il cui aspetto ricorda un vulcano. Dopo più di cinque ore di marcia, si scende su un terreno impervio fino all'Alp Mos. Sempre più corsi d'acqua confluiscono nell'Aua da Mulegn. La sua potenza crescente si fa visibile nelle due cascate sotto l'alpe. Il sentiero variegato – un susseguirsi di splendide fioriture e cumuli di pietre – termina a circa 1800 m s.l.m.
Si continua a scendere su una strada sterrata. Da lontano si scorge il villaggio di Cresta con la sua chiesa in posizione panoramica, un monumento protetto. Dopo Tgeas si attraversa nuovamente l'Aua de Mulegn, nel bosco si possono scoprire alcuni formicai. Poco dopo si giunte a Ausserferrera. L'area per scalatori di grossi massi «Magic Wood» subito sotto il villaggio è uno dei più famosi centri di bouldering al mondo. In inverno la regione è frequentata dagli sci escursionisti e dagli appassionati dell'arrampicata su ghiaccio, che ne apprezzano la posizione appartata e incontaminata. Un po' più in su nella valle sorge Innerferrera. All'inizio degli anni '60 la costruzione della diga del lago di Lei e della relativa centrale elettrica ha stimolato la crescita economica. Da notare: la diga si trova in territorio svizzero, ma il lago artificiale in territorio italiano.
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