Cima di Castello
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Con i suoi 3388 metri è la montagna più elevata della Val Bregaglia.
Dettagli
Descrizione
Si presenta interamente innevata sul versante dell’Albigna risultando in netta contrapposizione con il versante meridionale che presenta una parete granitica a precipizio sulla Val di Zocca. L’origine del nome va attribuito alla forma quadrata soprattutto se visto dalla Valle del Forno o dal Monte Disgrazia. Dalla calotta nevosa che contraddistingue la vetta, il panorama è interessante in tutte le direzioni essendo questo un punto centrale nel gruppo Masino- Bregaglia. L’ascensione viene effettuata dal Rifugio Albigna e si svolge in buona parte su ghiacciaio con un pendio finale di accentuata pendenza. Si tratta in definitiva di un’ascensione da affrontare con la dovuta preparazione oppure affidandosi a una guida alpina .
Consiglio segreto
Avviso di sicurezza
Difficoltà: EEA/ PD percorso su ghiacciaio dev’essere necessariamente effettuato legati in cordata prestando attenzione nella scelta dell’itinerario; indispensabili: corda, ramponi e piccozza.
Attrezzatura
Descrizione del percorso
Dal Rifugio bisogna scendere come per l’itinerario della traversata del Passo di Zocca e attraversare il torrente della Vedretta del Cantone. Il sentiero prosegue intagliato nella roccia contornando le rive orientali del lago artificiale. In questo tratto il percorso compie vari sali-scendi e presenta punti attrezzati con scalette metalliche e corrimano. Aggirato l’ultimo contrafforte roccioso che costituisce il basamento della Punta Albigna, si piega decisamente verso sinistra risalendo l’erta scarpata ghiaiosa che adduce al filo di una morena. Ci si mantiene presso il margine settentrionale dell’avvallamento compreso fra le creste che scendono dalla Cima di Cantone e dalla Cima di Castello, occupato dalla Vedretta del Castello Nord. Il sentierino che segue la cresta morenica si arresta alla base di una parete rocciosa. In questo punto si rimonta il ghiacciaio prestando attenzione ai crepacci - il percorso è spesso seguito dagli alpinisti che ritornano dalla Cima di Cantone dopo aver salito la parete nord. Raggiunta la parte superiore più ampia e pianeggiante, bisogna dirigersi al marcato colletto alla base del tratto sommitale della Cima di Castello, chiamata Bocchetta del Castel (m 3106). La si attraversa giungendo sul versante opposto -Vedretta Castello Sud - dove ci si raccorda all’itinerario di salita proveniente dal Rifugio Allievi-Bonacossa in Val di Zocca. Non resta che superare con attenzione il pendio finale (40° circa) raggiungendo il punto più elevato della cupola nevosa (3388m) che contraddistingue la vetta della Cima di Castello. La discesa avviene lungo il percorso di salita.
Arrivo
Mezzi pubblici
Informazioni sull'arrivo
Responsabile del contenuto: Bregaglia Engadin Turismo.
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