Il Malögin
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Il passaggio del Malögin era utilizzato già al tempo degli antichi romani
Dettagli
Descrizione
Si trattava con molta probabilità di un percorso da compiersi a piedi, sebbene il ritrovamento di un antico reperto susciti molti interrogativi. Si tratta di una placca rocciosa molto ripida che presenta gradini e solchi dovuti, probabilmente, al passaggio dei carri; la si può osservare durante l’escursione proposta.
L’itinerario prende l’avvio alla Torre Belvedere nelle cui vicinanze si possono visitare le Marmitte dei giganti disseminate in una bellissima abetaia a ridosso dell’abitato di Maloja. Il castello non è molto antico. La sua costruzione iniziò alla metà del XIX secolo per iniziativa di un conte belga, ma i lavori dovettero arrestarsi per un lungo tempo. Per interesse dell’Ente Turistico e della Lega Svizzera per la protezione della natura, l’intera area è stata acquisita creando l’attuale parco che può essere visitato prima di iniziare l’escursione del Malögin. I ruderi dell’antica chiesa di San Gaudenzio e quello della "Toracia" al di sopra del paese di Casaccia, sono altri luoghi molto interessanti e toccati dal nostro breve itinerario. Come si può notare si tratta di un percorso che unisce aspetti paesaggistici e naturalistici ad altri di interesse storico.
Consiglio segreto
Visita al parco delle Marmitte dei giganti e alla Torre Belvedere
Avviso di sicurezza
Alcuni tratti del sentiero sono ripidi.
Attrezzatura
Scarpe da montagna
Descrizione del percorso
Da Maloja, nei pressi dell'ampio piazzale di servizio postale, all'altezza del tipico Hotel Schweizerhaus, si imbocca la stradina sterrata che conduce al vicino Castello Belvedere. Le Marmitte dei Giganti sono situate in tutta l'area circostante e le si possono osservare seguendo i vari, brevi sentieri muniti di indicazioni. Dal belvedere dinnanzi alla fortificazione - ottima la veduta sulla parte superiore della Val Bregaglia - si diparte un sentiero che discende alla base della rocca su cui poggia la torre. Raggiunto un pianoro acquitrinoso - qui si può giungere più direttamente dall'abitato di Maloja - bisogna proseguire verso destra seguendo e varcando il corso del torrente. In seguito si perviene ad un crinale roccioso nelle cui vicinanze un indicazione segnala la placca con l'incisione delle ruote dei carri che risale al I secolo d.C. La ripida scarpata del bosco sottostante viene discesa mediante una serie di diagonali al termine delle quali si compie un traverso in direzione del torrente spumeggiante della Val da Pila. Dopo averlo oltrepassato si discende al vasto pianoro nelle vicinanze delle case di Cavril, ricongiungendosi alla strada principale del Passo di maloja. Si prosegue lungo il sentiero che si mantiene nel bosco parallelamente alla strada e, più avanti, contorna un dosso oltre il quale si giunge a ciò che rimane dell'antica chiesa di San Guadenzio, dedicata al Santo che - si narra - convertì la popolazione al cristianesimo nel IV secolo. La Chiesa fu teatro di burrascose vicende durante il passaggio alla riforma protestante e venne abbandonata nel XVIII secolo. Da allora cadde in rovina. Ora il sentiero passa fra le arcate della sua navata centrale ed esce dall'ingresso principale. Segue l'attraversamento di un nuovo corso d'acqua chiamato "la Canaleta" e un traverso ben intagliato nelle ripide sponde prative che sovrastano le abitazioni di Casaccia. Al suo termine si giunge nelle vicinanze dei ruderi dell'antica "Torr", dalla quale risulta ben visibile la torre di Maloja e l'intero percorso seguito. Con un ultima discesa ci si reca al centro del paese.
Arrivo
Mezzi pubblici
Informazioni sull'arrivo
Parcheggio
Parcheggio a pagamento presso la sala polivalente Maloja.
Responsabile del contenuto: Bregaglia Engadin Turismo.
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