Bergun (CH) - Cappanna Kesch
Medio
58.7 km
27:25 h
1977 m
1980 m
Como – autostrada direzione S. Bernardino – Thusis – Tiefencastel – direzione passo dell' Albula - Bergun.
Parcheggio. Qualche spazio libero in ingresso paese, predisposto e libero, subito all'inizio della Val Tuors.
Parcheggio. Qualche spazio libero in ingresso paese, predisposto e libero, subito all'inizio della Val Tuors.
Periodo consigliato
Gen
Feb
Mar
Apr
Mag
Giu
Lug
Ago
Set
Ott
Nov
Dic
Coordinate
46.630025, 9.749364
Dettagli
Descrizione
All'ingresso di Bergun, in corrispondenza della deviazione per il passo, deviando a sinistra, si imbocca la strada che porta in Valle Tuors, poche pedalate e subito sulla sinistra il parcheggio per le auto. Ora senza più possibilità di errore con una salita mai eccessivamente impegnativa ci si addentra nel valle fino al piccolo
abitato di Punts D'Alp 1776. ( Tutto questo tratto alternando tratti su asfalto e sterrato molto compatto, dove presumo, anno accesso anche le auto fino all'ultimo paese, vedendo la presenza di posti auto a pagamento). Da Punts D'Alp, ora, con una serie di tornanti nel bosco, ci si alza con più decisione, ma sempre riuscendo a restare in sella fino al bivio di quota 1956. In questo punto, senza indugio, si abbandona la stradina sterrata e per ripida mulattiera con bici a spinta si supera il faticoso e impegnativo balzo verso il falsopiano sovrastante. Il proseguo verso il rifugio, continua con ampie panoramiche in uno spazio aperto e ben soleggiato dove per buoni tratti è nuovamente possibile pedalare. Dopo una lunga salita all'incirca do buone 3,30 ore si arriva al rifugio. Lo scenario è splendido, in tutta la su maestà si può osservare la cima e il ghiacciaio del Piz. Kesch m. 3418 e finalmente fare una lunga sosta.
Dal rifugio, ora è possibile vedere la prima parte di discesa in Val Funtauna, una discesa infinita e lunga ma abbastanza facile. (Attenzione) a quota 2439 prendere per il sentiero alla destra. Giunti all'Alp Funtauna, si abbandona il sentiero e per larga carrareccia, la discesa continua senza fine in Val Susauna fino alle case di Resgia. (Ora si hanno varie alternative) O si prende la strada asfaltata che transita lungo i vari centri della valle fino a La Punt – oppure si seguono le indicazioni dei percorsi in bike – oppure seguire la traccia GPS allegata alla relazione, sempre in direzione di La Punt dove a inizio la seconda parte di salita che si conclude in cima la Albulapass m. 2312.
Finale e rientro a Bergun.
Se avete esaurito le vostre risorse e siete più che soddisfatti, il mio consiglio è di scendere lungo la strada del passo per asfalto. Con una veloce discesa senza più problemi siete nuovamente al vostro punto di partenza molto velocemente. In alternativa. Dal passo, come inizia la discesa a valle, sulla destra, parte il sentiero che porta fino a Bergun. Prima parte della discesa fino a Crap Alv, a parte, qualche tratto di passaggio su ghiaioni, il resto, è in buona parte molto facile e divertente. Se volete proseguire la discesa per sentiero, si attraversa la strada e subito si deve scendere un tratto di bosco con bici a mano, ma si è poi ripagati nella parte bassa dallo splendido specchio d'acqua del Lai Da Palpuogna. Per le foto, meglio passare alla sinistra, se invece si vuole costeggiarlo comodamente in sella alla bici, prendere il sentiero alla destra. Dopo il lago, tornare sulla strada asfaltata ma solo per pochi metri e nuovamente inserirsi sul sentiero che scende sempre verso valle fino a Preda (consigliabile). Restano ora due tratti di sentiero prima della fine di tutta questa discesa ancora una volta infinità. Il tratto ( Preda – Naz) dove un tratto è lungo delle scalinate in legno che conducono davanti ad un passaggio in galleria del treno per poi proseguire la discesa per divertente sentiero nel bosco. Il tratto ( Naz – Bergun) Questo è il tratto più insidioso di tutta la discesa e del giro. Il sentiero si snoda sul versante opposto della strada del passo, abbastanza esposto e con tratti dove si deve nuovamente salire e scendere con bici in spalla per brevi ma fastidiosi tratti, poi per larga carrareccia si arriva a Bergun. A voi la scelta, se evitarlo o togliersi la soddisfazione di scendere completamente dal passo dell'Albula in assenza di traffico e in sintonia a quello che stiamo facendo.
E' chiaro e lampante, che se nel primo caso, il rientro è velocissimo, con questa alternativa i tempi della discesa si allungano di molto, anche in considerazione delle diverse capacità che ognuno di noi ha nella guida della bike. La stessa cosa vale per le ore impiegate per portare a termine tutto il giro, un dato che non va sottovalutato.
abitato di Punts D'Alp 1776. ( Tutto questo tratto alternando tratti su asfalto e sterrato molto compatto, dove presumo, anno accesso anche le auto fino all'ultimo paese, vedendo la presenza di posti auto a pagamento). Da Punts D'Alp, ora, con una serie di tornanti nel bosco, ci si alza con più decisione, ma sempre riuscendo a restare in sella fino al bivio di quota 1956. In questo punto, senza indugio, si abbandona la stradina sterrata e per ripida mulattiera con bici a spinta si supera il faticoso e impegnativo balzo verso il falsopiano sovrastante. Il proseguo verso il rifugio, continua con ampie panoramiche in uno spazio aperto e ben soleggiato dove per buoni tratti è nuovamente possibile pedalare. Dopo una lunga salita all'incirca do buone 3,30 ore si arriva al rifugio. Lo scenario è splendido, in tutta la su maestà si può osservare la cima e il ghiacciaio del Piz. Kesch m. 3418 e finalmente fare una lunga sosta.
Dal rifugio, ora è possibile vedere la prima parte di discesa in Val Funtauna, una discesa infinita e lunga ma abbastanza facile. (Attenzione) a quota 2439 prendere per il sentiero alla destra. Giunti all'Alp Funtauna, si abbandona il sentiero e per larga carrareccia, la discesa continua senza fine in Val Susauna fino alle case di Resgia. (Ora si hanno varie alternative) O si prende la strada asfaltata che transita lungo i vari centri della valle fino a La Punt – oppure si seguono le indicazioni dei percorsi in bike – oppure seguire la traccia GPS allegata alla relazione, sempre in direzione di La Punt dove a inizio la seconda parte di salita che si conclude in cima la Albulapass m. 2312.
Finale e rientro a Bergun.
Se avete esaurito le vostre risorse e siete più che soddisfatti, il mio consiglio è di scendere lungo la strada del passo per asfalto. Con una veloce discesa senza più problemi siete nuovamente al vostro punto di partenza molto velocemente. In alternativa. Dal passo, come inizia la discesa a valle, sulla destra, parte il sentiero che porta fino a Bergun. Prima parte della discesa fino a Crap Alv, a parte, qualche tratto di passaggio su ghiaioni, il resto, è in buona parte molto facile e divertente. Se volete proseguire la discesa per sentiero, si attraversa la strada e subito si deve scendere un tratto di bosco con bici a mano, ma si è poi ripagati nella parte bassa dallo splendido specchio d'acqua del Lai Da Palpuogna. Per le foto, meglio passare alla sinistra, se invece si vuole costeggiarlo comodamente in sella alla bici, prendere il sentiero alla destra. Dopo il lago, tornare sulla strada asfaltata ma solo per pochi metri e nuovamente inserirsi sul sentiero che scende sempre verso valle fino a Preda (consigliabile). Restano ora due tratti di sentiero prima della fine di tutta questa discesa ancora una volta infinità. Il tratto ( Preda – Naz) dove un tratto è lungo delle scalinate in legno che conducono davanti ad un passaggio in galleria del treno per poi proseguire la discesa per divertente sentiero nel bosco. Il tratto ( Naz – Bergun) Questo è il tratto più insidioso di tutta la discesa e del giro. Il sentiero si snoda sul versante opposto della strada del passo, abbastanza esposto e con tratti dove si deve nuovamente salire e scendere con bici in spalla per brevi ma fastidiosi tratti, poi per larga carrareccia si arriva a Bergun. A voi la scelta, se evitarlo o togliersi la soddisfazione di scendere completamente dal passo dell'Albula in assenza di traffico e in sintonia a quello che stiamo facendo.
E' chiaro e lampante, che se nel primo caso, il rientro è velocissimo, con questa alternativa i tempi della discesa si allungano di molto, anche in considerazione delle diverse capacità che ognuno di noi ha nella guida della bike. La stessa cosa vale per le ore impiegate per portare a termine tutto il giro, un dato che non va sottovalutato.
Responsabile del contenuto: Pro-M Tracciati.
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